La mancanza è a ore. Si presenta all'improvviso nella curva di una giornata, all'ora del caffè, nella noia di uno sbadiglio. Ad una certa ora della sera pigra e lenta, come una banderuola annoiata d'estate, senza un filo di vento che tira un qualche pensiero dal nulla. Come un'ombra che vaga dentro un sole morente. Ti vede annaffiare un falangio stanco, assetato. Si siede, ti siedi, respiri un attimo di luce, prima che scolori nella notte anche un piccolo ricordo. La mancanza è lenta, si fa aspettare per ore. Poi giunge di notte, incolore, insapore, come un sorso d'acqua, disseta. Un ticchettio sull'uscio, un brivido tra le scapole un batter d'ali di chissà che, l'odore del caffè che tu non stai facendo, un rimpianto un non detto, un non fatto. Maledetto è il tempo senza ore Oh dolore, Io non ti amo ma non posso fare a meno del tuo amore.